Sabrina Sborgi

nasce a Milano nel 1963 e si diploma in Arte presso l’Istituto d’Arte di Monza. Nei tre anni successivi frequenta la Scuola del Fumetto conseguendo il diploma di illustratrice.

La sua carriera accademica le dà l’opportunità di dedicarsi all’insegnamento in diversi ambiti quali il disegno, la decorazione e pittura su ceramica, un corso di grafica e artigianato artistico, sia nella sua città natale sia a Bolzano, sua città d’adozione. Negli stessi anni collabora con importanti agenzie di pubblicità e design: l’esperienza più significativa, durata due anni, è stata con Officina Rèclame di Milano.

In poco tempo, le esperienze vissute in ambito artistico e creativo le consentono di sviluppare importanti realtà imprenditoriali, nel mondo dell’Advertising e del Graphic Design.

Allo stesso tempo, la forza sanguigna dell’arte pittorica inizia a sfociare nelle tele della Sborgi collezionando esposizioni varie, tra le ultime Virgola la sua prima personale inaugurata alla Piccola Galleria Civica di Bolzano; la partecipazione al concorso artistico Mostra del Tigullio a Chiavari dove riceve una menzione speciale per l’opera Volto Autunnale; la mostra “Emozione e arte: la forza dell’anima” alla Galleria Civica Gian Battista Bosio di Desenzano e la personale alla Piccola Galleria di Bolzano “di sangue, di luce, di passione”.

Successivamente la sua innata curiosità e voglia di apprendere tecniche ed espressioni nuove la spinge a ricercare strade nuove, inattese. E' in questo spirito che si iscrive alla Accademia di belle arti di Milano, dove eccelle in tutti i corsi, e trae particolare ispirazione nell'esplorazione della cromatologia, del colore nel corso del prof. Gadaleta. Il colore in quanto forza espressiva, materia corporea, il colore come traccia di un corpo vibrante, di una pelle tesa, del sangue che scorre o del vuoto che agisce, colore che si fa presenza. Nel corso di disegno della professoressa Parma invece approfondisce la tecnica del ritratto, fino ad una dimensione quasi psicoanalitica, di autoanalisi e di profonda comprensione dell'Altro. Il Covid interrompe quest'avventura e, come per gran parte del mondo, la riflessione si fa intensa e dolorosa, una chiusura che è studio, osservazione, riflessione del mondo e del proprio mondo. Come le sere d'inverno sono il preludio del fiorire della primavera, anche questa pausa prelude ad una rinascita, al RI-FIORIRE dell'esposizione alla Piccola Galleria di Bolzano, che per Sabrina rappresenta una nuova apertura alla vita, un ritorno a casa, un ritorno a donarsi agli altri, nell'insegnamento del suo caro papà, anche lui artista di notevole talento.

SABRINA SBORGI

ARTE CON PITTURA ASTRATTA MATERICA